Informazioni generali - Disegni… di riconoscimento
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I disegni sulle ali dei lepidotteri sono utilizzati dai sistematici per distinguere le diverse specie. Il numero, la disposizione, la forma di ocelli e macchie di colore (o la loro mancanza) sono infatti caratteri morfologici che rimangono pressoché costanti in tutti gli individui appartenenti a una stessa specie. Per descrivere efficacemente i disegni sulle ali, gli entomologi sono soliti suddividere il contorno e la superficie delle membrane alari in aree o campi ben delimitati, ognuno con un proprio nome. Ecco che sul contorno delle ali si possono individuare un angolo basale o base presso l’inserzione sul torace e inoltre tre bordi, corrispondenti ai tre lati del triangolo alare: Sulle ali anteriori troviamo un angolo apicale o apice e un angolo interno, mentre nelle posteriori, l’angolo e il bordo interno sono detti, rispettivamente, angolo anale e bordo anale. Poi, la superficie alare viene suddivisa in settori che, dalla base verso il margine esterno, prendono il nome di basale, discale, postdiscale, submarginale e marginale.
Anche la disposizione delle nervature sulle ali è un importante carattere tassonomico per mezzo del quale gli specialisti sono in grado, ad esempio, di distinguere le diverse famiglie dei lepidotteri. Esiste dunque una rigorosa nomenclatura che assegna un nome a ogni venulazione. In generale, su un’ala sono presenti nervature subcostali, che sorreggono cioè il margine costale, radiali, mediane, cubitali e anali, queste ultime a sostegno del margine interno. Se la disposizione delle nervature è simile nelle due paia di ali, si parla di lepidotteri omoneuri, considerati i più antichi rappresentanti viventi dell’ordine Lepidoptera. Se invece la venulazione delle ali posteriori è nettamente differente e più ridotta rispetto alle anteriori, si parla di lepidotteri eteroneuri; in questo caso, al centro di ogni alaè presente un’area ovalare allungata, delimitata completamente da nervature, detta cellula discoidale. |