Nell'universo magico della natura
Da sempre il mondo misterioso
e fuggente delle farfalle affascina l'uomo e suggerisce associazioni, analogie, fantasmi
di un immaginario senza tempo. Ma l'incanto di un'apparizione improvvisa, soprattutto nella luce favolosa dell'infanzia e del suo stupore, diventa altro quando si traduce in conoscenza, in esplorazione accurata del grande ordine dei lepidotteri e del suo ciclo evolutivo seguendone e rappresentandone ogni momento, in un'avventura che si ripete sempre uguale, con uno scrupolo che vuole insieme l'entusiasmo e l'amore. Nel duplice orizzonte dell'Italia e dell'Emilia-Romagna l'incanto che nasce per l'appunto dalla scienza si deve alla straordinaria ricchezza della documentazione, alla lucidità analitica del commento, all'interesse del racconto che si dipana di specie in specie, di fenomeno in fenomeno, dal prodigio dei cammuffamenti mimetici alle piante specifiche di nutrimento. Più lo sguardo si avvicina alla vita delle farfalle e delle falene, al segreto delle loro forme e dei loro riti, e più intensa si fa anche la meraviglia, l'ammirazione per quella che uno scrittore come Nabokov chiamava l'araldica della natura, la sua verde astuzia placida e squisita. Così da un battere d'ali e da una grazia enigmatica di colori si ritorna al senso vivo della natura, al suo paesaggio unitario che ingloba anche l'uomo, a patto che egli voglia ancora dialogare con gli esseri viventi e con le cose. E dialogare significa osservare e capire. Ezio Raimondi |